“Anche in questa raccolta di poesie, quasi le pagine di un diario in cui
i giorni scorrono con una cadenza abulica e incolore, Marotta incide
nel corpo vivo della realtà, mostrando la crudezza e il dolore di
un'umanità svilita dalla violenza e dall'assuefazione al dolore: la
guerra in Siria, le stragi dell'Isis, l'odissea dei migranti, i
femminicidi, gli omicidi domestici, le stragi del sabato sera. La
cronaca di orrori quotidiani si cristallizza in versi che penetrano come
lame d'inchiostro, trasformando notizie, che saranno soppiantate il
giorno dopo da altri orrori, in emozioni vivide. Le riflessioni del
poeta sull'amore, sui figli, sulla famiglia, su eventi come il terremoto
in Centro-Italia o le ricorrenze come la Giornata della Memoria, la
Giornata della violenza sulla donna, misurano la complessità
dell'esistenza, offrendone un originale registro interpretativo”.