PARLA IL SILENZIO
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Leggere la raccolta di
versi “Parla il Silenzio” di Maria Luigia Unida, è come ascoltare il
mare che canta, il canto del mare che ti avvolge e ti trascina in un
mondo in cui vivere sensazioni uniche, un mondo catartico, appagante
dove regna il vento caldo ed intimo della poesia e il sentire del poeta è
il tuo stesso sentire e tutto ti appare in una luce diversa. Anima
sarda e figlia della propria terra, Maria Luigia ne sa interpretare il
“pathos” la fierezza, l’orgoglio, sa coglierne la magia, la bellezza e
le suggestioni, tutte quelle sensazioni che poi con tocchi delicati e
teneri, riversa nelle sue liriche........... “qui sta la radice dei miei
giorni/ e si dissolvono tra i venti del libeccio........” ( da Grata di
essere sarda) La poetessa, moglie e madre esemplare vive appieno il
valore della famiglia e delle sue radici ma nello stesso tempo, donna
attenta e sensibile, non è indifferente ai mali che affliggono il nostro
tempo e fatica ad accettare i soprusi, le ingiustizie e la sofferenza
in cui versano i più deboli L’amarezza e l’impotenza per tutto questo,
affiorano spesso tra i versi malinconici sofferti di tante sue liriche.
Per Maria Luigia la poesia è, ed è sempre stata, un richiamo
irresistibile, è il rifugiarsi in un mondo tutto suo, dove ritrovare la
sua vera natura ed essere finalmente se stessa, rispecchiando, in parte,
il pensiero di Alejandra Pizarnik: “scrivi poesie perché hai bisogno di
un posto dove essere quello che non sei”. E la poetessa quando ne sente
il bisogno, si rifugia nella sua oasi dove i rumori del mondo sono
lontani e il silenzio diventa il suo fedele compagno mentre il suo cuore
canta ciò che i suoi sensi percepiscono e nascono così, liriche piene
di emozioni, di immagini, di suoni e di parole che evocano ricordi,
vissuti, gioie e dolori....... “fui rosa di fanciullezza/e luce
impazzita sulla via/ora sono qui tra ombre/e sassi polverosi/ad
inseguire/ancora una volta /i ricordi (da Poemi di vita) Le sue poesie
sono vivide, immediate, scorrevoli, limpide, in-trise di sentimenti
veri, magistrale il suo cogliere i vari aspetti della natura che sia
l’immensità del suo mare, il sapore del libeccio, i colori della
primavera, il profumo selvaggio della sua terra, l’umiltà dell’elicriso
tutto è un canto, un inno alla bellezza, al valore immenso delle
piccole, semplici cose. Maria Luigia infatti ama e vive di semplicità
così come ama vive e racconta le tradizioni della sua terra e la sua
profonda religiosità che si riflette in molte delle sue liriche sull’eco
di preghiere alla Vergine o ai Santi della sua amata Sardegna. Il
valore della poesia di Maria Luigia e del suo scrivere è, ed è stato,
ampiamente riconosciuto, ha riscosso sempre notevole successo nei
concorsi nazionali in cui ha partecipato classificandosi spesso ai primi
posti e collezionando Menzioni d’onore, Targhe di merito, Encomi,
Coppe, Premi Speciali, Attestati vari........ È stata selezionata ed ha
partecipato a diverse Antologie Poetiche di pregevole valore con più di
(100) poesie inserite, Calendari di Arte e Poesia, Pagine di Arte e
Poesia contemporanea e ancora...... Ha già pubblicato inoltre un’altra
silloge, la prima, “Oltre ogni sogno” nel Giugno 2016. dove già le sue
poesie rispecchiano il suo modo di vivere, la sua visione del mondo, lo
sguardo incantato sulla bellezza del creato e l’amore per tutto ciò che
la circonda e le infonde sicurezza. Questa nuova silloge pur non essendo
molto diversa dall’altra per le tematiche affrontate, la supera, ci
mostra una Maria Luigia più matura, più riflessiva, più cauta, una donna
che pur non avendo mai smesso i panni dell’amore e dell’abbandono ne sa
cogliere i limiti, ne sa individuare le mille sfaccettature, è un amore
più consapevole, più umano ora ma non per questo meno bello......”
hanno rubato la tua innocenza/e ride di te la violenza (Pelle di luna) o
“chissà se avrai mani per carezzarmi ancora l’anima” (Parla il
silenzio). Un richiamo forte anche alla donna, alla creatura che diventa
sempre più fragile in un mondo dove l’amore ha perso gran parte della
sua accezione ........ “Nessuno parla più dell’amore/rimane
inascoltato/è solo un alito/nel suo respiro affannoso.......” (da
Nessuno parla più dell’amore). È una donna nuova che nasce in questa
silloge dove se pure affiora la sua fragilità nel chiedere amore con una
sottile venatura vocativa, si coglie con chiarezza la consapevolezza
del suo ruolo non più secondario all’uomo. In questa nuova e ben
condotta raccolta di poesie, dominata dal bisogno d’amore come fonte di
vita, i versi si rincorrono con ritmo calzante, fluidi e sciolti nella
loro libertà stilistica ma sempre ancorati al vissuto di un’anima alla
continua ricerca di se stessa. La poesia di Maria Luigia spesso diventa
riflessione, dubbio, turbamento e la poetessa stessa se ne chiede, a
volte, la ragione È, questo, uno dei motivi per cui le sue liriche sono
ricche di contenuti ed esprimono esperienze, idee, emozioni e la sua
concezione del mondo in modo personale e originale. La poetessa ha occhi
attenti e sa interpretare ciò che i suoi sensi percepiscono e sanno
interpretare ed usa la funzione poetica come mezzo per trasmettere i
suoi stati d’animo e i suoi sentimenti sinceri. Alda Merini dice che “la
casa della poesia non ha porte” per Unida Maria Luigia la casa della
poesia è l’universo che non ha porte o sigilli ma solo l’immensità che
accoglie, ascolta, abbraccia e lei, seduta in questo universo dove non
esiste lo spazio e non esiste il tempo ma solo la grandezza dell’amore,
lascia che il mistero e la magia invadano la sua anima da sempre alla
ricerca dell’amore universale, quell’amore che lei sa cantare ed offrire
senza limiti affinché il mondo torni a riempirsi di luce e l’uomo
sappia guardare e trovare in se stesso il senso vero della vita!
Francesca Misasi
Categoria POESIA