La vita, nel suo fluire, ci permette di vivere avvenimenti, di fare
incontri, di provare emozioni e sentimenti. Il tutto, come un bagaglio,
ce lo portiamo appresso, a volte lo apriamo per tirar fuori quelli che
comunemente chiamiamo ricordi. Che strano potere ha la mente! Un potere
grandioso, che non ne conosce simili. Ad un tratto si accende un clic ed
ecco apparire un pezzo di pellicola del nostro “film”. Ma ci sono fatti
e persone che hanno lasciato “orme” più profonde delle altre, nel bene e
nel male, su cui ricadono i nostri pensieri. Le orme sulla sabbia
indicano il nostro passaggio, sono tracce di vita, di una vita che
scorre. Io le trovo suggestive così come è piacevole l’affondare i piedi
sulla sabbia della battigia. Se si potesse sempre camminare in riva al
mare, sarebbe meraviglioso! Con questi brevi racconti, ho provato a
ritornare sui miei “passi”, sulle “orme” che alcuni avvenimenti e
persone hanno lasciato dentro me. Non ho la capacità di inventare
storie, per cui “sfrutto” i ricordi del mio libro interiore. ”Ogni
persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé e
si porta un po’ di noi. Ci sarà sempre chi si è portato via molto, ma
non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla”(Jorge Luis Borges).Ed in
questo momento storico di ridimensionamento di molte nostre certezze,
siamo forse più proiettati verso la ricerca delle nostre radici e di ciò
che ha lasciato tracce in noi come a volersi aggrappare ad una vita
anteriore profondamente diversa da quella che stiamo vivendo.