L’autrice rivive in queste pagine lo stadio dell’età giovanile,
attingendola forza valoriale del vivere in spregio ai pregiudizi di
massa; né va dimenticata la dimensione dell’Amicizia impersonata daCarlo
(ilgallerista), anello di congiunzione dei due protagonisti, in una
situazione complicata,per una semplice casualità. E nella conclusione
del coinvolgente racconto - degno di una pedagogica fiction televisiva-
l’Autrice,nel sopprimere il pregiudizio,mette in crisi la massima di
Einstein:“È più facile spezzare l’atomo che il pregiudizio”.