In questo romanzo c’è più di una semplice storia d’amore e nasce da una
domanda: “Esistono veramente scelte di vita o sono solo le circostanze
che ci inducono a prendere delle decisioni che poi erroneamente
chiamiamo scelte?” La vita di Carla, la protagonista, è fatta di
decisioni dettate dal suo sesso, dalla vita familiare, dal contesto
sociale e da una moralità soffocante che la costringe ad una certa
condotta. In poche parole, Carla è allo stesso tempo un esempio di
passività, di obbedienza e in un certo senso inganna sé stessa. Si
accorge che quello che l’aveva sorretta negli anni era stata la sua
fede. Una fede insita in noi tutti che non promette salvezza, ma che dà
valore anche a quelle decisioni che poi risultano sbagliate. Le altre
figure che ruotano attorno al romanzo offrono al lettore notevoli spunti
di riflessione e sono anch’esse legate a quell’invisibile filo che è
l’amore.