LIBERI DI ASCOLTARE
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Ogni volta che devo immergermi nella lettura del poeta che esprime le
sue più intime emozioni, mi viene spontaneo prostrarmi alla potenza
delle sue parole che trasportano nel mondo pulito del sentimento più
ineffabile. Esprimere con parole adatte i moti del proprio cuore ed i
battiti dei propri impulsi emotivi non è da tutti. Il poeta, l’artista,
in questo è unico. Il poeta sa cose che altri non conoscono e vibra di
vibrazioni che pochi posseggono. Felice è tutto questo. Le sue poesie
esprimono quello che si vive in ogni attimo, in ogni giorno della vita
nel suo quotidiano. Sono slanci diretti che vanno nella direzione
giusta, per voler afferrare l’attimo da vivere o che ci ricordi una
gioia, un dolore od un “bello” vissuto. Le sue pulsioni sono impegnate a
volerci trasmettere quelle visioni di paesaggi ed atmosfere ovattate
ora di dolcezza, ora di tristi ripensamenti che in forma di acquerelli
ci trasportano nel suo mondo ideale: fantastico e spesso, interamente,
intriso di crudeltà. Quella crudeltà che lui assapora quando non trova
corrispondenza nel mondo in cui è costretto a vivere giorno dopo giorno.
La sua lotta è quella di tutti gli uomini che non trovano la
corrispondenza col reale, con gli animi affetti da sete di potere, di
superfluo che rendono la vita stessa superflua e, direi quasi,
inutile... Felice, cerca con attenzione e padronanza le parole giuste,
per poter trasmetterci in pieno la potenza che esse possono esprimere e,
non è lavoro facile! La sua ricerca dell’amore quello per cui l’uomo è
destinato a vivere lo porta ad attraversare e percorrere tutte le strade
che incontra e, lui le attraversa con slancio, passione ed entusiasmo e
non riesce mai coi suoi componimenti ad essere breve, perché le sue
poesie hanno una lunghezza che non sempre condivido, ma poi mi sono
arreso perché ho capito che lui per esprimersi ha bisogno di più spazio.
Quello stesso che cerca affannosamente per testimoniare la sua presenza
in questo mondo. La natura, l’aria, il vento, il sorriso di un bimbo ed
il fremere d’ali della farfalla fanno da cornice molto spesso, ai suoi
aneliti, ai suoi sospiri. Le sue lacrime ore di gioia, ora di dolore ci
danno un Felice tremendamente umano: troppo umano, e.... questo è il
Poeta. La sua fede in Cristo gli dà la forza per arrampicarsi tra le
rocce per cercare di arrivare alla soluzione, alla vetta quale suo
anelito per respirare l’aria pulita di cui necessita per respirare.
Quell’aria pulita che riesce ad ossigenare i polmoni per poter tirare
fuori la sua voce: voce di giustizia, di amore e di condanna ai
compromessi ed alle tante avversità e falsità di cui l’uomo “si nutre,
si protegge e si riveste” , come ben ci ha trasmesso Hermann Hesse.

Categoria POESIA