LA QUARTA VIA

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Note dell'Autrice

Senza scomodare mistici, filosofi e intellettuali, il senso della mia” Quarta via” è molto semplice. Forse molto alla larga, e su un altro piano, un po’ si rifà alla filosofia di Tommaso D’Aquino, fatti i dovuti distinguo. Dunque, potrebbe significare il ricordo di un cammino e la coscienza di essere giunti a un certo punto, non di perfezione. Il punto è semplicemente una tappa che gode dell’esperienza vissuta, di accadimenti reali e la constatazione di aver raggiunto un grado di maturazione, un certo equilibrio, un’armonia con tutte le pulsioni interne emozionali e intellettive, anche se si è ben lontani dall’essere arrivati. E’ la via della saggezza che permette di prendere atto delle cadute, ricadute e conquiste con una consapevolezza nuova dei propri mezzi e possibilità per salire più in alto nel godimento della gioia, dello stare bene con se stessi. Non è un punto di arrivo, ma solo una sosta del tragitto non definito, è una tappa appagante da cui ripartire, per dove non si sa, ma la docilità acquisita farà affinare la sensibilità per una nuova via in maniera cosciente. La quarta via sarà il mio punto di partenza per un mondo dove non svolgerò più alcun ruolo, senza costrizioni, dove libera da aspettative mie e altrui, potrò essere me stessa, leggera e allegra con l’unico handicap che mi porto addosso da sempre: la responsabilità della testimonianza. Chi scrive non può dimenticare di mandare messaggi di pace, di speranza ai cuori, non può sconvolgere le menti con cervellotici sofismi, fa parte di quel rispetto del posto che abbiamo ognuno di noi nel puzzle universale. A questi credi si giunge dopo un lavoro su di sé che in me lo hanno fatto il dolore e la mia naturale pazienza, ovvero patimento dell’attesa. Finalmente cresciuta, consapevole di essere una pietruzza nel puzzle cosmico, mi ammanto di gratitudine per farne parte senza discutere la grandezza, la posizione o il colore. La comprensione del mio essere nel mondo mi dà la serenità di andare avanti nella scoperta di me e dell’altro come persone e come cose, e alla ricerca di una volontà superiore che potrebbe semplicemente essere un’Etica Universale. Si potrebbe azzardare che questa raccolta è attraversata da una quarta dimensione oltre l’anima che palpita, il corpo che vibra e la mente che ragiona, serpeggia un che di metafisico, di trascendentale, di trasversale ricerca del perché, che sfugge alla prima lettura. È la strada della crescita spirituale, dell'indipendenza dall'altro, del saper vivere attingendo energie dentro di sé senza appoggiarsi. Andare avanti, come nel famoso cammino di Santiago, con bagaglio leggero, cuore gonfio e per sostegno un lungo bastone esterno. Dal punto di vista dell’espressività letteraria, potrebbe essere un certo traguardo raggiunto dopo le tre precedenti raccolte. “La quarta via” conclude un cammino umano e spirituale e ora arricchita di esperienza inizio un nuovo percorso col bagaglio ancora più leggero e il cuore nudo.



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Categoria POESIA