È l'estate del 2020 e la pandemia ha già investito il
mondo e la coscienza dell'umanità. Un uomo annaspa nelle acque di un
forte malessere interiore ed nizia a scrivere un diario dove annota
quello che brucia nel profondo del suo essere. Decide di ritrovare se
stesso e intraprende un'avventura terapeutica: attraversa l'intera Costa
d'Amalfi a bordo di una canoa, accompagnato da un vecchio amico che lo
assiste nell'impresa e gli dà preziosi consigli per uscire dalla buca
esistenziale in cui è sprofondato. Il viaggio avanza attraverso scenari
incantevoli, borghi marinari pittoreschi e persone del posto che
dimostrano di avere un cuore limpido e profondo quanto il mare che bagna
la loro terra. Al Fiordo di Furore l'uomo incontra una fotografa cui è
stato commissionato un servizio sulla Costa d'Amalfi e, terminata
l'avventura in canoa, lui le fa scoprire i posti più belli di quella
terra baciata da Dio. L'esplorazione diventa ben presto duplice: quella
geografica li porta a ricercare la spiaggia e lo scatto più belli,
mentre quella introspettiva li spinge a riscoprire il senso reale della
vita e ad amarsi profondamente. I due vivono esperienze fra sogno e
realtà: attraverso gli occhi della fotografa lui vede la Costa d’Amalfi e
la vita da una nuova prospettiva e ritrova finalmente se stesso.
Capisce alla fine che la cosa più bella del mondo è vivere il presente.