IL PITTORE DI POSTIGLIONE

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IL PITTORE DI POSTIGLIONE

tra i maggiori artisti del'900

del classicismo e realismo napoletano

Quando il maestro Pasquale Caputo, in arte Pericle Sarti mi ha chiesto mi pubblicare un libro autobiografico ne sono rimasto entusiasta. Il maestro mi ha consegnato un’infinità di documenti che vanno dal 1955 al 2021. Articoli di giornale, recensioni, locandine di mostre e valutazioni di grande rilevanza, sono testimonianze di sessantacinque anni di carriera artistica. Per me è diventata un’impresa scegliere cosa pubblicare, ma alla fine ho deciso di pubblicare una sorta di compendio della vita artistica di Pericle Sarti. Ho voluto inserire all’interno del libro l’anima dell’artista e l’essenza delle sue opere. Pericle Sarti l’ho conosciuto a un’estemporanea di pittura a Postiglione, il suo paese di origine, mi ha subito colpito la sua personalità, un uomo saggio, il suo parlare composto e senza mai alterare il tono, ogni parola pronunciata aveva un senso, un significato, si percepiva linfa vitale nelle sue parole.  Pericle Sarti è tra i più grandi artisti del ’900, del realismo napoletano, i suoi dipinti sono di una bellezza artistica unica, ha avuto la capacità di riversare su tela tutto l’amore e l’affetto per la sua gente e la sua terra, ha dipinto volti scavati e segnanti dal tempo, figure vive che sono entrate a far parte della sua vita e della sua pittura. Una pittura fatta di contorni netti e decisi, tinte che si distendono su tela e fanno comprendere quanto grande sia il senso del colore nell’artista, che ne sa modulare con padronanza le sfumature e le differenti tonalità così nei singoli elementi come nelle scene. Pericle ha posto la sua attenzione sui personaggi umili come lavoratori e contadini e su episodi della vita di tutti i giorni. La sua è un’esperienza emozionale e spirituale della realtà. Dipinge ciò che sente. In alcuni murales dipinti a grandezza naturale, si riconoscono persone reali che vivevano nel paese natale del pittore, per esempio “La fiera” è un dipinto che si trova nell’aula consiliare del comune di Postiglione, Pericle raffigura la realtà così com’era. Lo stile pittorico è sobrio ma deciso, fatto di colori terrosi e forme piene, orientato verso una riproduzione schietta e spontanea della realtà, esaltando la dignità della classe sociale dei contadini. Il suo interesse principale è stato sempre quello di cogliere e fissare l’atmosfera e gli eventi attuali. La sua pittura ha affascinato nel corso degli anni vari personaggi che in lui hanno riconosciuto un talento artistico innato, ha partecipato a prestigiose mostre collettive ed  stato invitato ad esporre in varie città delle penisola italiana, a Parigi, Amsterdam e New York. All’età di 93 anni Pericle Sarti ancora dipinge la sua terra e la sua gente, con delicatezza e accuratezza i ricordi sono sempre vivi della vita dell’artista e grazie alle sue opere si riesce a vivere quel particolare istante impresso nella sua mente, che magicamente ci trasporta in un’epoca che può essere testimoniata solo attraverso l’arte poetica di Pericle Sarti. Questo libro non è solo un argomento di riflessione e ricerca, ma una testimonianza che fa parte della memoria e la storia di un paese e di una cultura contadina ormai scomparsa.                 Salvatore Monetti

 
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