Diario dell’anima nasce al tramonto dell’infausto anno 2013. L’intento
fu quello di darmi sostegno nell’affrontare un viaggio lavorativo che,
dati gli eventi che mi avevano scosso in precedenza, assumeva
un’importanza che già fiutavo al tempo: sarebbe stato un viaggio di
lavoro su me stesso principalmente. Così è stato. Le pagine del libro, a
tratti, sono pregne di odio, rancori, timori e pensieri forti che oggi
non affliggono più il mio animo. Invito i lettori a contestualizzare
quanto leggeranno e a prendere alcuni concetti con le pinze, con la
consapevolezza che i sentimenti negativi sono passeggeri e che, per
fortuna, dopo aver scatenato una reazione morale in noi, ci abbandonano.
Esprimo la mia vicinanza a quanti, nel leggere il mio diario, si
ritroveranno, ed il mio conforto, dicendo loro che presto tutto passerà.
L’ansia, la depressione, sono demoni che facilmente proveranno, nel
nostro cammino, a sconvolgerci la vita, ma la forza d’animo e l’amore
sconfiggono ogni male, ci vogliono coraggio, tempo e conforto. Il
conforto difficilmente saranno in grado di darcelo altre persone che
combattono battaglie affini alle nostre, per cui affidarsi ad
espedienti, come la scrittura e la musica per il sottoscritto, è un buon
modo per “aiutarsi” da soli. Dedico questo lavoro a mio padre, che con
il lavoro ed il sacrificio mi ha insegnato la vita in senso pratico,
senza sofismi, senza troppi giri di parole. Gli auguro di poter
sconfiggere i suoi demoni, prima o poi.