Mi sono sempre sentita una privilegiata ad essere nata a Napoli, soprattutto in un posto magnifico, la Riviera di Chiaia, in uno dei tanti palazzi storici della mia città, proprio davanti al mare. I miei ricordi più belli sono riconducibili ai luoghi della mia infanzia e sono legati quasi sempre al mare.Che sarebbe Napoli senza il suo mare? Noi napoletani lo viviamo sulla pelle anche quando siamo lontani. “Il mare ha questa capacità, restituisce tutto dopo un po’ di tempo, specialmente i ricordi” (Carlos Ruiz Zafon), è anche la dimora di tutto ciò che abbiamo perduto, di quello che non abbiamo avuto, dei desideri infranti, dei dolori, delle lacrime che abbiamo versato (Osho) .Questo topos letterario ha attraversato e continua ad attraversare i tempi a partire dai poemi omerici in cui è visto come ostacolo nelle peripezie degli eroi ma anche come stimolo per l’avventura e per la conoscenza, lo ritroviamo con varie connotazioni in tantissimi poeti e scrittori, da Baudelaire a Montale, fino ai contemporanei come Baricco e De Luca. “DAVANTI A QUESTO MARE…” vuole essere un percorso in versi partendo proprio dalle mie origini, da dove si è andata dipanando la mia vita e dove ci sono le fondamenta della mia interiorità. La poesia è il mio approdo, il mio porto sicuro, poesia iniziata da ragazza, ai tempi del primo amore, delle prime “ferite” poi mano a mano che la mia “amica” mi suggeriva qualcosa, soprattutto di notte, quando mi “tirava le coperte” nel sonno, mi parlava scrutando dentro di me facendo riaffiorare in superficie il mio universo sommerso.

                                      Gigliola di Luccio