Carmela Fiore nelle sue poesie racconta di sè, scrive di eros, non lo fa
con l’intento di dare messaggi, ma ritiene che esso sia una componente
importantissima nella vita di coppia. Ho conosciuto Carmela Fiore
attraverso i suoi scritti e il suo modo schietto di comunicare; la sua
passione è un’esigenza comune a tutti gli artisti. Scrivere diventa una
necessità per appagare le proprie passioni e soddisfare i propri
desideri. Attraverso il suo modo di scrivere, è riuscita ad emozionarmi
perché c’è chi riesce a trasmettere emozioni attraverso la poesia, chi
attraverso la letteratura erotica. E comunque l’una non esclude
l’altra. Ci sono vari poeti che hanno scritto poesie d’amore intrise
d’erotismo: Guillaume Apollinare, Emily Bronte, David H. Lawrence, S.
Mallarmé, Alda Merini, Gabriele D’Annunzio, P. Neruda, J. Prevert e
tanti altri e Carmela Fiore non è da meno, nella sua poesia ha fatto
dell’erotismo una forma d’arte particolare ed unica. L’autrice quando
scrive d’eros sente l’urgenza di appropriarsi dei segreti nascosti
nell’animo umano portandoli avanti con libertà di crescita in un
raffinato piacere intellettuale. L’erotismo di Carmela Fiore non ha
nulla a che vedere con la pornografia. Scrivere una poesia che parla di
erotismo è molto difficile. Non è semplice come qualcuno pensa. Saper
tradurre la tensione sessuale mista a seduzione senza scadere nella
pornografia è un’arte e Carmela Fiore è riuscita nell’intento, insieme
ai cantori dell’Amor sacro e ideale, hanno fatto dell’eros il tema
fondamentale della propria opera e Carmela Fiore, semplicemente, sta
continuando quest’opera.

