Il “sogno” è un tema estremamente affascinante, forse perché ha un meccanismo misterioso.
Scienziati
e studiosi vari si sono interrogati, s’interrogano e si
interrogheranno, elaborando disparate teorie, su questo strano ed
inspiegabile meccanismo della mente. Non ne chiamerò in causa nessuno,
perché parlo a sensazioni, dettate dall’istinto. Perché sogniamo? Quante
volte ce lo siamo chiesto. Il sogno è parte di noi, è una nostra
creatura, fatta di tantissime cose, emozioni, visioni, accadimenti,
ricordi, dolori, gioie, ospitati nella mente, che di notte ritornano
sotto un’altra dimensione.
In questa antologia si
parla di sogno, i poeti hanno composto liriche al riguardo ma la Poesia
non è essa stessa sogno? Io credo di sì, perché è trasfigurazione del
contenuto della nostra anima. La poesia, che nasce dal profondo, appare
fatta di parole, il sogno di uno scorrere di immagini come in un film.
Poesia e Sogno, direi, sono simili nella genesi, diversi nel
manifestarsi. Sottile la loro linea di confine.Ora io mi chiedo: Ma la
realtà stessa potrebbe essere anch’essa sogno? Nel dramma di Calderon de
La Barca “La vida es sueno”, la visione pessimistica del protagonista
Sigismondo, lo porta a considerare l’intera esistenza come sogno in
quanto avverte con sgomento la futilità delle cose terrene e
l’inconsistenza del mondo, per cui l’unica realtà possibile è la
morte.
A questa visione nichilistica, mi piace contrapporre i versi di Luciano Ligabue, che recitano così:
“Sono sempre i sogni a dare forma al mondo
Sono sempre i sogni a fare la realtà
Sono sempre i sogni a dare forma al mondo
E sogna chi ti dice che non è così
E sogna chi non crede che sia tutto qui.”
Un
concetto molto antico questo, già esplorato dai filosofi dell'800 e,
prima ancora, dalla filosofia orientale, come quella buddista. In realtà
il mondo non è una cosa oggettiva fatta di materia, ma è una nostra
interpre-tazione. Siamo noi, con i nostri sensi, con la nostra
immaginazione, con la nostra fantasia a dargli una forma e, soprattutto,
un valore emotivo. Sta a dire che sognare è l'unico strumento di
salvezza per chi è insoddisfatto dalla vita. E il cantautore è emiliano
ci ricorda che, non solo sognare non è un'abitudine da bambino ingenuo,
ma è lecito e, forse, anche la sola ancora di salvezza.
E ribadisce
ancora in un’altra canzone. ”A parte che i sogni passano se uno li fa
passare”. Ed io sono d’accordo e con tutti i poeti ispirati dal “sogno”.
Teniamoci stretti i nostri sogni e… la poesia.
Gigliola di Luccio