DIMMI CHI FREQUENTI...
Dimmi chi
frequenti, e ti dirò chi sei. E, se so di che cosa ti occupi, allora saprò
anche che cosa puoi diventare.
Due buone osservazioni, queste, di Goethe nelle sue Massime e riflessioni. Il
celebre autore del Faust distingue tra il presente e il futuro di una persona.
La realtà attuale è ben illustrata dalle frequentazioni e amicizie. Esse
effettivamente sono come la cartina di tornasole delle scelte, dei gusti, dei
vizi e delle virtù. Alla base, infatti, c'è la condivisione, nel bene e nel
male. Gli influssi reciproci, legati alla consuetudine delle relazioni, non
fanno che esaltare il meglio o il peggio che c'è in ciascuno di noi. Una
persona, perciò, può essere giudicata proprio da chi la circonda, un po' come
le api segnalano il miele e le mosche una carogna.
Il celebre poeta, però, si spinge anche a sondare il futuro e lo fa attraverso
le occupazioni, gli interessi, l'attività della persona. Infatti, già quando si
vede un bambino dedicarsi con passione a un oggetto o a un'azione, si può
intuire l'orientamento della sua maturità. È per questo che si deve avere nella
vita non solo un lavoro ma anche un interesse perché, altrimenti, il gusto
dell'esistere si spegne e non si ha futuro. Questa è, purtroppo, l'esperienza
di molti - soprattutto giovani - spogliati da qualsiasi desiderio o impegno,
impossibilitati a trovare un lavoro. Senza un'occupazione, l'uomo che è per
eccellenza faber, cioè lavoratore, piomba nell'abulia e nella noia e perde ogni
attesa e speranza di futuro.