A Nino 11 giugno 2015

Riposa giovane guerriero

perché la vita presto ruggisce.

Ora, che la sera tace

e brucia i giorni

dietro a rari piaceri,

ascolta i tuoi sogni

e accetta la sfida,

tremenda e virile

perché questa società non perdona,

brucia i desideri

di ogni nave che tenta di traversare l’oceano della Verità.

Ma tu,

che da poco senti l’odore della vita,

impara senza chieder nulla

perché ciò che hai è il tutto.

 Questa poesia è dedicata a Nino, mio nipote, nasce a  Giugno, quando il sole inizia a riscaldare i cuori e un nuovo bagaglio di speranze rivive nella mente della gente. Era l’alba, il vento s’infilava tra gli alberi asciugando le mie lacrime colme di gioia e tante piccole foglie ballavano mentre il primo raggio di sole le oltrepassava. Iniziavi così il tuo “cercare” che è la realtà più preziosa della vita. Troppe volte, infatti, caro Nino ci si accomoda nella pianura, avvolti nella nebbia, intontiti dalle cose e non si ha più voglia di salire verso l’alto, l’aria pura, la luce trasparente, il silenzio denso ma tu ascolta i tuoi sogni e accetta la sfida. Devi cercare per trovare. Nella vita è necessario il cibo, i vestiti, le cure esterne, il divertimento ma è anche indispensabile far crescere dentro te stesso il respiro della vita, aprilo ai desideri, alla bellezza, all’infinito, all’amore. Ma perché questo avvenga è importante che tu ti impegni con le tue energie, la tua libertà, la tua coscienza, crescere e percorrere le vie della vita. Non farti portare in braccio, la vita non è altro che un scala, a volte lunga e a volte breve, ma è sempre una scala, dal primo vagito hai iniziato la scalata, impervia, difficile, misteriosa, ma sempre, finché respirerai dovrai salirla e ti prego non ti fermare mai, non tornare mai indietro, non fermarti sui gradini perché trovi difficile l’ascesa, continua a salire perché la vita non è una scala di cristallo, la scala della vita è fatta sempre di assi sconnesse, di chiodi e di schegge; talvolta si spegne la luce s’inciampa e si cade, a volte nell’ascesa il respiro diventa affannato, si soffre e si avanza anche a tentoni, ma tu avanza sempre! Il dolore e la sofferenza hanno un volto oscuro e misterioso ma a volte può aiutarti a farti riscoprire i veri valori, cancellare le illusioni, renderti più umile e umano ma soprattutto devi sapere che la fedeltà e la costanza sono le fiaccole necessarie per proseguire ogni giorno, con la bisaccia della pazienza sulle spalle, e ricorda ci sono persone che ti amano, non sei solo, impara a discernere e tendigli la mano e le tue paure svaniranno. Ma sappi che dentro di te, oltra al buio e al freddo c’è un’estate invincibile: VIVILA!!!

                                                                                                             Ad maiora!