È stato quando il silenzio ha incontrato le parole e baciato la
scrittura, che sono nate queste poesie. Come canti liberi, le parole si
susseguono aiutate dalle immagini. Così anche la più semplice
rappresentazione, un fiore o un’alba, diventa un modo speciale per
emozionarsi. Le poesie creano solchi nel cuore, come graffi sulla pelle.
Tutte nascono da emozioni forti, quasi turbolente. Sono emozioni che
non lasciano spazio a nulla se non alla scrittura, in cui bianco e nero,
cattivo e buono, sole e pioggia sono sempre contrastanti, non si
fondono mai o, se lo fanno, è sempre per caso. Nel dolore più nero
bisognerebbe camminare lentamente, soprattutto quando la sofferenza è
attraversata da lacrime silenti che nessuno può vedere. È così che
l’idea dell’equilibrio diventa stabile nella sua instabilità. Passi di
nuvola, appunto.